Filologo italiano. Di padre italiano e madre tedesca, crebbe nel clima culturale
plurilingue dell'Impero asburgico; frequentò scuole di lingua croata in
Dalmazia e compì studi di romanistica a Vienna, dove divenne assistente
di Meyer-Lübke e contribuì con Spitzer a fondare nuove metodologie
di studio basate sull'unione della linguistica e della critica letteraria.
Laureatosi nel 1914, dopo la prima guerra mondiale si trasferì in Italia
e rivolse i suoi interessi di filologo alla slavistica. Fu professore di
Filologia slava all'università di Padova e successivamente, dal 1929,
docente di Lingua e letteratura polacca a Roma. L'attività accademica non
gli impedì di svolgere anche studi di linguistica slava e slavo-romanza,
di letteratura serbocroata, russa, di slavistica generale e comparata. Nel 1952
fondò la rivista "Ricerche slavistiche". La sua produzione è
costituita, per lo più, da brevi saggi su argomenti specifici, alcuni dei
quali hanno avuto ampia diffusione: tra essi ricordiamo gli studi di letteratura
polacca riguardanti Jan Kochanowski, Mikolaj Sep Szarzynski, Adam Mickiewicz.
Degni di nota sono anche i suoi profili della
Letteratura polacca (1958)
e della
Letteratura serbo-croata (1960) inseriti nella "Storia delle
letterature d'Europa e d'America" di Vallardi (Curzola, Croazia 1891 - Roma
1970).